iPSC per la terapia genica e cellulare
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Università del Piemonte OrientaleNumero di priorità
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Stato del brevetto
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Parole chiave
Terapia Cellulare, Medicina Personalizzata
Team di ricerca | Inventori
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Nuovi Farmaci E Terapie
L’invenzione consiste in un metodo di riprogrammazione delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) per la terapia cellulare e genica dell’emofilia A. Questo metodo prevede il prelievo di cellule somatiche dal sangue periferico di donatori sani o pazienti emofilici e la loro riprogrammazione in iPSCs, per essere quindi differenziate in cellule endoteliali. Queste ultime vengono trasdotte con un vettore lentivirale contente la cassetta di espressione per il FVIII e successivamente trapiantate nel fegato di topi modello di malattia. Le cellule trapiantate attecchiscono e proliferano inducendo la correzione del fenotipo emofilico a lungo termine.
L’emofilia A è una malattia genica dovuta a mutazioni nel gene del FVIII che causano la diminuzione o l’assenza della sua attività coagulativa con conseguenti sanguinamenti ricorrenti. Attualmente i pazienti affetti sono trattati con FVIII ricombinante o plasma derivato ma non esiste una cura definitiva. In molti pazienti la terapia sostitutiva induce lo sviluppo di anticorpi contro il FVIII, riducendo gli effetti. Il metodo brevettato si basa sul prelievo di cellule autologhe che vengono riprogrammate in iPSCs, per poi essere differenziate in cellule endoteliali. Le cellule trasdotte con il gene terapeutico esprimono il FVIII sia a livello di RNA che di proteina (circa l’80%). A seguito della correzione genetica, le cellule endoteliali vengono trapiantate nel fegato di topi modello di malattia, con un miglioramento del fenotipo emorragico. Questo metodo ha il vantaggio di indurre l’espressione del gene terapeutico nelle cellule autologhe, aumentandone l’efficacia nel tempo.